Disturbi della Evacuazione

Encorpesi

Con questo termine si definisce la condizione nella quale il bambino non riesce a trattenere le feci ed ha scarso controllo sfinterico che lo porta a “farsi la cacca addosso” in maniera involontaria il più delle volte e volontaria altre. Le diagnosi viene effettuata quando il comportamentale è presente almeno una volta al mese per un periodo minimo di 3 mesi ed in bambini con età superiore a 4 anni.

L’encopresi può essere:

  • primaria: bambini che non hanno mai raggiunto il controllo sfinterico
  • secondaria: bambini che hanno perso il controllo intestinale una volta che era però stato acquisito
encopresi

L’encopresi può avere gravi effetti sulla vita del bambino e della sua famiglia; il bambino quando diventa consapevole delle sue difficoltà sperimenta sentimenti di rabbia, frustrazione, ansia e tristezza, può smettere di frequentare ambienti sociali a causa di timori e vergogna.

Trattamento

La terapia per questa condizione di avvale di una dieta adeguata, di un possibile trattamento farmacologico, della instaurazione di routine che consentano al bambino di avere abitudini regolari, tecniche cognitivo-comportamentali di addestramento ed allenamento che consentono al bambino di apprendere il controllo sfinterico ed il riconoscimento dello stimolo a defecare. La terapia cognitivo-comportamentale inoltre si occuperà della gestione delle emozioni e della modifica di tutti quei comportamenti che mantengono il problema.

Enuresi

I bambini iniziano ad acquisire il controllo dello stimolo della pipì verso i 3 anni, dopo i 5 solitamente si ha il controllo completo sia durante il giorno sia durante la notte. L’enuresi si manifesta con episodi di rilascio solitamente involontario (ma a volte è possibile che sia presente intenzionalità) di urina, tale evento deve manifestarsi almeno due volte a settimana per un periodo di tre mesi consecutivi, in bambini con età superiore ai 5 anni. Questa situazione non dipende da una patologia organica e causa una significativa compromissione della socialità.

  • Enuresi primaria: bambini che non hanno mai ottenuto il completo controllo vescicale
  • Enuresi secondaria: bambini che dopo aver ottenuto il controllo vescicale lo perdono nuovamente

L’Enuresi porta ad un disagio psicologico che riguarda sopratutto le limitazione della socialità, sono bambini, infatti, che tenderanno ad isolarsi. I bambini con enuresi sperimentano emozioni di vergogna, ansia e rifiuto che li portano a cercare di rimanere il più possibile all’interno di ambienti conosciuti e familiari, riducendo così la loro esplorazione del mondo.

enuresi
Trattamento

Spesso l’enuresi si risolve spontaneamente con il tempo, se però la situazione arreca disagio al bambino e alla famiglia allora è possibile intervenire con la terapia cognitivo-comportamentale. Gli interventi proposti ed il percorso terapeutico saranno differenti a seconda degli specifici casi, tuttavia solitamente, dopo la fase di osservazione sistematica, vengono attuate tra le varie tecniche le seguenti: stesura del contratto con bambino e genitori, metodo start e stop, esercizi di Kimmel e Kimmel, rinforzi, modeling, shaping, educazione alla sensazione fisiologica. Per il successo del trattamento è necessaria una buona motivazione sia da parte del bambino sia da parte dei genitori.