Disturbo schizotipico di personalità

Disturbo schizotipico di personalità

Caratteristiche principali del Disturbo Schizotipico di Personalità riguardano la presenza di credenze bizzarre (come sentire di avere poteri speciali come prevedere gli eventi o leggere i pensieri degli altri), idee di riferimento, cioè interpretare come collegati tra loro eventi che non lo sono, comportamenti insoliti e isolamento sociale.

La prima difficoltà che si può avere nella valutazione e nel trattamento di questo disturbo è differenziarlo dalla schizofrenia, condizione con cui condivide alcuni aspetti; le principali differenze riguardano la presenza nella schizofrenia di veri e propri deliri o allucinazioni, a differenza del disturbo schizotipico in cui, anche se il pensiero appare eccentrico o strano nello stile, viene mantenuta la percezione della realtà ed un pensiero organizzato.
Se non accuratamente trattati, questi soggetti possono andare incontro ad episodi depressivi e/o psicotici con un vero e proprio esordio di schizofrenia.

L’idea di Sé nel soggetto con Disturbo Schizotipico di Personalità è legata alla stranezza percepita dallo stesso soggetto, che si definisce spesso solitario, unico, vulnerabile a forze esterne, con poteri soprannaturali e con dei doni speciali. Gli Altri, da cui non si sentono compresi e che potrebbero essere causa della loro sofferenza, sono inquadrati come ostili e non amichevoli. Le strategie di coping adottate dal soggetto con questo disturbo sono simili a quelle presenti in condizioni di Disturbo Evitante e Schizoide di personalità; la tendenza del soggetto schizotipico è quindi quella di tenersi a distanza dagli altri, ma con la distintiva presenza di credenze bizzarre e pensiero magico.

Le emozioni tipicamente presenti in questa condizione riguardano stati di ansia e preoccupazione legate all’interazione con gli altri.

Le conseguenze più evidenti si hanno sul funzionamento sociale e lavorativo: questi soggetti infatti tendono a non avere relazioni sociali ed interpersonali significative e difficilmente riescono a trovare lavoro o comunque a mantenerlo nel tempo; per questo motivo tendono a preferire attività solitarie e/o insolite.

Disturbo schizotipico di personalità
La terapia:

Al pari dei soggetti con Disturbo Schizoide e Paranoide di Personalità, la prima difficoltà nel trattamento riguarda la difficoltà da parte del soggetto di riconoscere la necessità di un aiuto, vissuto invece come invasivo, ansiogeno e talvolta minaccioso. Condizione base per instaurare una buona alleanza terapeutica comprende quindi l’aumento nel soggetto della fiducia mediante la costruzione di un rapporto con il terapeuta, fiducia che potrebbe essere spesso minata durante il trattamento; per questo motivo è fondamentale che il terapeuta che intraprende un trattamento con un soggetto affetto da questa condizione sia uno specialista esperto in Disturbi di personalità. È possibile che all’inizio o lungo il corso del trattamento sia necessario un trattamento farmacologico con antipsicotici, per trattare le idee di riferimento e gli episodi psicotici, o gli antidepressivi, in presenza di stati depressivi importanti.

La terapia ha come scopo principale l’aumento della capacità da parte del soggetto di monitorare i propri pensieri, emozioni e tendenza all’azione che portano alla presenza di comportamenti insoliti e disfunzionali per il funzionamento generale. Come per il trattamento del Disturbo Schizoide di personalità, è fondamentale un training di abilità sociali di base; il soggetto viene quindi allenato ad acquisire abilità comunicative più efficaci, a limitare comportamenti bizzarri che possono allarmare gli altri e quindi rinforzare gli stati di minaccia nel soggetto, a riconoscere e gestire gli stati di ansia.

Obiettivo finale della terapia nel Disturbo Schizoide di Personalità riguarda il miglioramento dello stile di vita del soggetto, un maggiore adattamento nelle situazioni sociali e lavorative caratterizzato da comportamenti meno insoliti e bizzarri.

Disturbo schizotipico di personalità