Terapia cranio-sacrale

La terapia cranio-sacrale è una tecnica evolutasi dall’osteopatia all’inizio del ‘900 per merito del Dott. W. G. Sutherland e in seguito approfondita dal Dott. J. Upledger.
Essa lavora principalmente sul liquido cefalo-rachidiano: esso si forma nel cranio e scende attraverso la colonna vertebrale, ma una sua distribuzione squilibrata può compromettere specifici punti del corpo causando malesseri.
La terapia cranio-sacrale è efficace sia da sola sia in combinazione con trattamenti terapeutici della medicina convenzionale grazie alla sua versatilità nell’aiutare l’organismo in problemi di varia entità e natura.
In Toscana fa parte delle Discipline del benessere e bionaturali (Legge Regionale n. 2/2005) in cui rientrano “quelle tecniche che, pur non essendo sanitarie, promuovono il benessere della persona e contribuiscono a mantenerne l’equilibrio psicofisico”.

terapia cranio sacrale
TRATTAMENTO

Questa tecnica sottile e delicata prende il nome dal sistema cranio-sacrale nel quale si concentra l’azione del trattamento. Tale sistema fisiologico comprende il cranio, le meningi, l’encefalo, il midollo spinale e il liquor cefalo-rachidiano: quest’ultimo si estende dalle prime vertebre cervicali fino all’osso sacro e al coccige e possiede un suo ritmo -appunto il movimento cranio-sacrale ricercato durante il trattamento- dovuto alla sua produzione intermittente; inoltre il sistema cranio-sacrale è strettamente collegato ai sei sistemi principali (nervoso centrale e autonomo; muscolo-scheletrico; cardiocircolatorio; linfatico; endocrino; respiratorio) poiché li unisce tutti e ciò comporta una reciproca influenza sul ritmo del liquor dell’organismo: di conseguenza la presenza di anomalie di tipo funzionale e/o strutturale nei sistemi principali può influenzare il cranio-sacrale e viceversa, ma con l’applicazione della terapia i sistemi si regolano nuovamente e l’organismo torna in equilibrio.

Il trattamento dura solitamente 40/50 minuti e si svolge con il paziente disteso sul lettino e vestito in abiti comodi. Il terapista valuta e ascolta con una palpazione molto leggera le quattro definizioni del ritmo (frequenza; ampiezza; simmetria; qualità) in modo da recepire eventuali disfunzioni corporee e incanalare l’organismo verso il riequilibrio e la liberazione delle tensioni; contemporaneamente la pressione sul sistema cranio-sacrale agisce nella profondità del tessuto connettivo e del sistema nervoso centrale procurando un gran rilassamento al cliente: in questo modo esso si ritrova a “dormire stando sveglio” in quanto la soglia dell’attenzione si abbassa per concentrarsi sul lavoro delle onde cerebrali tipiche del sonno profondo e di conseguenza si attiva una serie di riflessi e risposte non mediate dalla coscienza. Questo meccanismo spiega perché la terapia cranio-sacrale fornisce benessere, energia e riposo: quando si dorme, le onde cerebrali hanno un incremento tale da stimolare l’organismo verso i sistemi parasimpatico e ortosimpatico cosicché avvenga una parasimpaticotonia passeggera e molto importante con la quale il cliente risolve le disfunzioni interne e riacquisisce il ritmo cranio-sacrale corretto responsabile dei benefici della terapia sopraccitati.

APPLICAZIONI

Alcuni dei conseguenti effetti del trattamento a livello fisico possono essere:

  • rilassamento del sistema nervoso autonomo, dei tessuti connettivi e dell’ipertono simpatico: ciò è utile per ridurre l’ipertensione arteriosa e per stimolare il ricambio del liquido cefalo-rachidiano (soprattutto negli anziani in quanto esso avviene meno frequentemente rispetto ai soggetti giovani);
  • miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica del corpo e a livello cerebrale: efficace in caso di malesseri (per esempio: vertigini; parestesie temporanee; intorpidimento) dovuti ad un diminuito apporto sanguigno cerebrale;
  • miglioramento della respirazione nei casi di asma o allergie;
  • riduzione delle tensioni a livello del sistema muscolo-scheletrico per trattare dolori acuti o cronici in varie zone e di varia natura (per esempio: cefalee; mala occlusione dentale; sinusiti; disturbi digestivi; disturbi osto-articolari; problemi posturali);
  • supporto palliativo affiancante i trattamenti medici.

Gli studi apportati dal Dott. Upledger alla tecnica cranio-sacrale negli ultimi anni hanno tracciato una nuova via di applicazione che tiene maggiormente conto della sfera psichica ed emotiva del paziente: oltre ad essere una pratica osteopatica più dolce per i malesseri di tipo fisico citati in precedenza, il trattamento cranio-sacrale può anche essere inteso come una vera e propria terapia psico-corporea che unisce il rilassamento fisico ed energetico al dialogo. In questo caso il terapista tiene conto dell’influenza sull’organismo delle componenti emotive e dello stress (fisico, emotivo, psicologico) in quanto sono importanti fattori influenti sulla salute e sul benessere.

terapia cranio sacrale

Tale approccio più olistico della tecnica cranio-sacrale si applica in caso di malesseri fisici cronici e inspiegabili o in caso di ferite fisiche profonde e/o traumi fissati nella memoria inconscia: questi tipi di disturbi creano a livello conscio stress, depressioni, insonnia, stati d’ansia, disturbi sessuologici. L’applicazione del trattamento mira a rilasciare le emozioni “bloccate” a livello inconscio in un processo spontaneo (il cosiddetto “rilascio somato-emozionale”) al fine di permettere al paziente di rielaborare correttamente a livello conscio il dolore fisico e/o psichico subito.

Oltre alla sua applicazione in disturbi specifici come gli esempi proposti sopra, la maggiore utilità della terapia cranio-sacrale risiede nel suo svolgere una funzione di auto-ripristino dell’organismo senza sottoporre il corpo a procedimenti invasivi e/o dolorosi e pertanto idonea a qualsiasi persona: infatti il semplice beneficio derivante dal ri-equilibrio dei due sistemi simpatico e parasimpatico può essere recepito da persone di qualsiasi età e in qualsiasi stato di salute al fine di coadiuvare l’organismo verso l’auto-miglioramento.